Una bambina che desidera fuggire dal rumore.
Una balena che la aspetta sul fondo del mare.
Insieme imparano a dare un nome alle cose che fanno paura.
E poi giocano.
Giocano, perché a volte tornare bambini, immergersi nella fantasia, incantarsi, può davvero salvare.
Un racconto per chi da piccolo si è costruito un rifugio invisibile e, forse, ci torna ancora oggi, di tanto in tanto.
Su questo episodio
Stories torna dopo nove mesi di silenzio.
Perché questa lunga pausa?
Perché a volte è più facile lasciare i racconti nel cassetto.
Occuparsi d’altro. Fingere che tutto questo non sia importante.
Scrivere e poi dimenticare.
Solo che le storie, a volte, fanno tremare i cassetti e fanno ribaltare i comodini.
E allora non puoi fare altro se non tirarle fuori e consegnarle a qualcun altro. Desiderano andare altrove, mica puoi fermarle.
Eccoci, allora.
Buon ascolto,
Stories for Breakfast
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In questo spazio le lettere e i racconti, i miei e quelli di Juice, prendono voce.
Parlo di storytelling e di altre faccende che mi appassionano e che riguardano il mondo della comunicazione.
Scrivo di notte,
quando le parole mi tengono sveglia.
Qui trovi tutte le mie lettere e gli episodi precedenti ♡
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